Grafologo, ricercatore, consulente presso il
tribunale di Catanzaro, Giuseppe Cosco vive e lavora a
Soverato, Catanzaro. E’ un uomo che ispira fascino, a
tratti inquieta e sgomenta con le sue affermazioni di
inaudita gravità. Abbiamo ritenuto estremamente
significativo alla nostra tesi il suo contributo in quanto
le sue ricerche su oscuri aspetti della realtà lo hanno
portato ad affrontare, tra i vari, anche gli strumenti
subliminali, che per loro stessa natura, si prestano
comodamente per interessi a dir poco illeciti ed
inquietanti. Inoltre le sue ricerche hanno evidenziato come
già diverse volte i messaggi subliminali abbiano nuociuto
alla salute delle persone. Lo abbiano incontrato in un
accogliente bar di Soverato, e abbiamo chiesto la sua
opinione, oltre che sui messaggi subliminali, anche sui
contenitori privilegiati di detti messaggi, che a suo dire
sono parte integrante dei mezzi che interessi perversi
utilizzano contro il bene comune e la salute pubblica.
D.: Di là da ogni implicazione morale, etica o
religiosa, ritiene che l’uso di tecniche subliminali possa
danneggiare l’equilibrio psichico del destinatario?
R.: Il messaggio subliminale (o Backmasking),
nascosto e registrato a rovescio nel disco, raggiunge
l’ascoltatore al di sotto del limite della sua coscienza
e, non essendo compreso a livello cosciente, entra
direttamente nell’inconscio del soggetto. Diversi studiosi
sono del parere che esso sia accettato acriticamente, senza
alcuna censura, poiché eludendo la capacità cosciente
dell’individuo non trova sbarramenti di nessun genere e
dopo essere stato decodificato dall’inconscio, tende a realizzarsi. Diversi studiosi, come William H. Yaroll Jr,
presidente dell’Applied
Potential Institute di Aurora,
Colorado, è del parere che i messaggi subliminali
s’imprimano davvero nella mente inconscia degli
ascoltatori di musica rock e vengano poi decifrati ed
accettati.
D.: Ma fin dove si può estendere, se c’è, il danno
alla psiche?
R.: Certi messaggi possono spingere al suicidio!
D.: Queste gravissime accuse sono documentate?
R.:
Ci sono a tal proposito, casi documentati in cui, sia
con messaggi diretti, sia con messaggi subliminali, ciò è
realmente accaduto. La rivista ‘Famille
Chrétienne’ del 20/10/1988, denunciava: “…5000
giovani americani si sono suicidati in questi ultimi anni
dopo avere ascoltato musica rock. Già il padre J. P.
Regimbal, nel suo lavoro “Il rock ‘n Roll” , Varese,
1987 riportava uno studio di Jacob Aranza,
dal titolo “Backward Masking
Unmasked” che segnalava alcune canzoni che trattano
il tema del suicidio come “The
suicide solution” di Ozzy Osbourne. Almeno quattro
giovani si sono suicidati mentre ascoltavano il suo disco:
Randy Duncan e John McCollum nel 1984, Michael Waller nel
1986 e Harold Hamilton nel 1988. E’ interessante riportare
quanto disse lo psichiatra che teneva in cura McCollum: “Il
sadomasochismo, il sangue e la violenza portano molti soldi
ai produttori di video di musica rock, ma queste cose
possono spingere un ragazzo alla fine” .
D.: Ma è stato accertato se tali gesti siano frutto tra
le varie cose, anche di messaggi subliminali?
R.: I messaggi subliminali, oltre alla palese istigazione
a compiere gesti insani sono stati tra i primi a salire sul
banco degli imputati. A tal riguardo “La Stampa” del
9/10/1988 titolava: “Il
rock, killer e stregone, sotto processo”.
Nell’articolo si riferisce che: “il
giudice del Nevada Jerry Whitehead ha ordinato alla casa
discografica CBS di consegnare l’originale del disco
“Stained Class” del gruppo Judas Priest. L’ipotesi che
il giudice deve verificare è se l’album contiene o meno
messaggi subliminali, cioè impulsi che oltrepassano la
soglia della consapevolezza per arrivare direttamente al
subconscio, come un'ipnosi, avrebbero indotto nel 1985 due
ragazzi di Reno, Nevada, il 19enne Vance e il 18enne Belknap,
a spararsi un colpo di fucile.”
D.: Diversi studiosi sono del parere che l’efficacia
dei messaggi subliminali sia in connessione con particolari
stati psicofisici alterati. In altre parole questi messaggi
avrebbero più successo con persone disturbate che con
altri. Ritiene che l’inserimento di questi messaggi nella
musica rock (hard e heavy, in particolare) avvenga con
l’intenzione di potenziare gli effetti?
R.: Senza dubbio. La musica rock di per sé fa male.
Anzi, credo che debba il suo successo proprio allo
stravolgimento endocrinico che comporta. Sulle conseguenze
nefaste derivanti dal prolungato ascolto di questo genere di
musica sono stati fatti, da vari medici ricercatori,
approfonditi studi. Il Dr. Bob Larson a capo di un gruppo di
medici specialistici dopo aver per lungo tempo curato
diversi giovani per strani disturbi, scrive il succitato
sacerdote Regimbal, ha denunciato con grande preoccupazione
quanto segue
: “Si è notato che questa musica può avere degli effetti
fisici sbalorditivi: variazione del polso, e della
respirazione, aumento della secrezione delle ghiandole
endocriniche, in particolare della ghiandola pituitaria che
regola i processi vitali dell’organismo. Quando la melodia
sale di tono la laringe si contrae, quando scende la ralinge
si rilassa. Il metabolismo basale ed il tasso di zucchero
nel sangue si modificano durante l’ascolto di questa
musica… Il ritmo predominante del rock e del pop
condiziona innanzi tutto il corpo , per poi stimolare alcune
funzioni ormonali del sistema endocrino. Questi effetti sono
amplificati dall’intensità della musica . Oltre gli 80
decibel , l’effetto è solo sgradevole, oltre i 90 diventa
nocivo. Ora, nei concerti rock si sono misurati oltre i 106
decibel al centro della sala e circa 120 sotto al gruppo.
Gli specialisti hanno scoperto nei giovani problemi di udito
di cui sono affetti abitualmente gli adulti soltanto dopo i
50 anni, come pure un’inquietante aumento di malattie
cardio vascolari e di disturbi dell’equilibrio…”
D.: Vuol dire che il solo ascolto di questa musica può
disturbare a tal punto?
R.: Ancora Regimbal scrive che diversi specialisti tra
cui molti psichiatri, come Mc Raffery, Granby Blaine,
Barnard Saibel, Walter Wright ed atri, in diversi lavori,
hanno concordemente appurato che gravissimi disturbi
psicologici colpiscono, frequentemente, soggetti che ,
prolungatamente ascoltano musica rock. Alcuni di queste
patologie possono essere così riassunte: frustrazione
alternata a crisi di violenza incontrollabile, perdita di
della capacità di concentrazione e rallentamento dei
riflessi, difficoltà a controllare le pulsioni istintive,
stati di euforia, di suggestionabilità
e allucinatori , difficoltà a memorizzare e nella coordinazione neuro muscolare, frequenti stati
ipnoidali, brusca insorgenza di pericolosi stati
depressivi, impulsi violenti di forte aggressività che
possono addirittura dal luogo ad automutilazioni, tendenze
suicide ed omicide. Secondo questi studiosi le
vibrazioni a basse frequenze,
dovute alle chitarre basse, alle quali si aggiunge
l’effetto ripetitivo del beat, producono un effetto
considerevole sul liquido cerebrospinale. A sua volta ,
questo liquido agisce direttamente sulla ghiandola
pituitaria, che presiede alla secrezione degli ormoni. Il
risultato complessivo è uno squilibrio degli ormoni
sessuali e surrenali, come pure un cambiamento radicale del
tasso d’insulina nel sangue, di modo che le varie funzioni
di controllo delle inibizioni morali scendono nettamente al
di sotto del limite di tolleranza, o addirittura
neutralizzate.
D.: Incredibile, secondo le sue parole, allora anche
qualora questi messaggi subliminali consistenti in
imperativi palesemente negativi, per sé o per altri, e si
rivelassero con tutta la loro nefasta influenza anche a
livello cosciente, grazie a queste trasformazioni
endocriniche potrebbero trovare dei soggetti che
accoglierebbero tali dettami mettendoli in pratica?
R.: Purtroppo è così
D.: Dottor Cosco, la ringrazio.
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