Breve storia del subliminale visivo

Uno dei primi tentativi di influenzare l’inconscio ebbe luogo nel  1956 e venne attuato da uno sconosciuto agente pubblicitario di nome James Vicary (vedi pic 1), titolare della Subliminal Projection Company («Compagnia di Proiezione Subliminale»).

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Dopo avere sporto regolare domanda per ottenere il brevetto, Vicary cercò dei clienti interessati all’utilizzo di un’apparecchiatura detta tachistoscopio (vedi pic 2) che proiettasse su uno schermo cinematografico, ogni cinque secondi, per solo 1/3000º di secondo, un messaggio del tipo «Hungry? Eat Popcorn»! («Hai fame? Mangia i popcorn»!); oppure «Drink Coke»! («Bevi Coca-Cola»!) (vedi pic 3). Un cinema di Fort Lee, nel New Jersey, impiegò questa apparecchiatura per un periodo di sei settimane mentre veniva proiettato il film Picnic, e le vendite aumentarono vorticosamente: i popcorn del 37,5% e la Coca-Cola del 38%, ma il cinema rifiutò di fornire ulteriori dettagli sull’esperimento. L’anno seguente, nacque la Precon Process and Equipment Corporation. Il suo "settore produttivo" dichiarato consisteva nell'attività di inserimento di messaggi subliminali nei film, nei bar, e sui cartelli pubblicitari. Il personale della compagnia comprendeva uno psicologo e un neurologo laureato in ingegneria. Essi affermarono di avere raddoppiato, con dei metodi esclusivamente subliminali, il consumo di una bibita pubblicizzata.

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Avvincenti furono i risultati raggiunti dal Dr. Hal Becker (vedi pic 4), un ricercatore in medicina elettronica della Louisiana proveniente da Università prestigiose come quella di Tulane, di Princeton e la George Washington University, e autore di almeno una quarantina di articoli sul subliminale apparsi su riviste scientifiche.

Becker, dopo aver ricoperto per 27 anni incarichi di un certo rilievo come specialista in comunicazione bio-medica ed ingegneria clinico-comportamentale, all'interno dell'University Medical School di Tulane, riuscì, grazie anche allo stanziamento di fondi per le sue ricerche, pari ad un milione di dollari, nello sviluppo di una sofisticata apparecchiatura detta «tachistoscopio», una macchina in grado di flashare immagini ad un intervallo di 3-10 secondi senza che lo spettatore se ne avvedesse. Tramite essa, questo scienziato, esperto in comunicazioni subliminali, voleva inizialmente proiettare nel corso di trasmissioni televisive flash contenenti la frase: «Drive safely»! («Guida con prudenza»!). Nel 1978, il già citato ricercatore di medicina elettronica Dr. Becker mise a punto un misterioso marchingegno che egli stesso definì BEC Mark IV Digital Audio Subliminal Processor, o più semplicemente Little Black Box («Piccola scatola nera»). Si trattava di una versione aggiornata del «tachistoscopio» composta da un mangiacassette capace di ricevere, missare e trasmettere un segnale audio da due sorgenti separate, una delle quali era percepibile solamente a livello subliminale. L'invenzione del Dr. Becker trovò impiego nel settore della lotta ai furti condotta in almeno 37 supermercati statunitensi. La rivista Time ha riferito che, occultati nell'onnipresente musica di sottofondo, vennero inseriti messaggi con frasi ripetute 9.000 volte all'ora, a volume molto basso del genere: «Be honest... do not steal... I am honest... I will not steal» («Sii onesto... non rubare... io sono onesto... non ruberò»). Inoltre si ritiene che questo trucco sia stato, e venga tutt'ora usato, da moltissimi negozi anche per fini persuasivi. Interpellato circa le gravi violazioni della libertà di scelta derivanti dall'applicazione delle sue scoperte, Becker si è difeso affermando: «Non vedo perché non debbano esistere dei condizionatori del pensiero quando esistono condizionatori d'aria».